mercoledì 27 maggio 2015

Di vino in vino.


"Non c'è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell'odore della terra cotta dal sole d'agosto. Una vigna ben lavorata è come un fisico sano, un corpo che vive, che ha il suo respiro e il suo sudore" Scriveva Cesare Pavese ne "La luna e i falò".
Non c'è niente di più bello di essere accolti in mezzo alle vigne e passare una mattinata in un magnifico podere sui Colli Euganei, affacciato sulla valle di Faedo. Scrivo io.
Vedeste che spettacolo!
 Splendido il panorama, meraviglioso il posto, unico il contesto gegrafico.
Il podere, con vigna e cantina, è l'Azienda Ca' Lustra, della famiglia Zanovello, condotta dal sig. Franco e da suo figlio Marco secondo le pratiche dell'agricoltura biologica, con un incessante sforzo di ricerca verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Il sig. Franco ha raccontato con passione  il percorso fatto dalla sua Azienda e con "tenerezza" il fatto che  l'impegno profuso si "legge" nel vino prodotto.
Partiti, anni fa, dalla coltivazione biologica,  sono arrivati oggi al bio-dinamico, perchè "quando decidi di non usare la chimica nella tua vigna, poi vai oltre, ed arrivi a coltivare in armonia con le fasi lunari, utilizzando fertilizzanti auto-prodotti, in totale accordo con i ritmi della natura".
Ci ha fatto assaggiare in crescendo i vini, bianchi e rossi, della sua azienda.
Notevole il Moscato Secco DOC "A Cengia".

Dovete assolutamente passare anche voi una mattinata in compagnia del Sig.Franco, a degustare i vini di questa azienda. Comprarli e portarli a casa sarà, poi, la naturale conclusione della visita...
Vi metto il link: Ca' Lustra   http://www.calustra.it/it/ita/home.html
Per l'assaggio dovete fare voi...

giovedì 21 maggio 2015

Pasta e fagioli. Due meglio che una.

Ogni volta che decido di preparare la pasta e fagioli va in scena una piacevole lotta.
Il perchè è presto detto.
Da buona napoletana il fagiolo d'elezione dovrebbe essere il cannellino, ma da buona veronese di adozione ho imparato ad amare il borlotto. Meravigliosi entrambi e, quindi, difficilissima è la scelta .
Le due minestre, viste nel piatto, presentano delle differenze: asciutta, a volte con il pomodoro e con i fagioli interi, quella napoletana; morbida, cremosa, con i fagioli passati, quella veneta.
Buonissime entrambe. E allora dico, perchè scegliere? O, peggio ancora, escludere?
Salomonicamente io le alterno: una volta con i cannellini e una volta con i borlotti.
Quindi oggi vi darò entrambe le ricette. Alternatele anche voi. Avrete grandi soddisfazioni, oltre a guadagnarne in salute.
Prima, però, da efficiente food blogger, dò qualche veloce informazione nutrizionale.
Cereali integrali, legumi, acqua e, occasionalmente, i semi oleosi, sono gli elementi essenziali dell'alimentazione umana. Infatti nei cibi vegetali, ben abbinati fra di loro, possiamo trovare tutti i nutrienti necessari per un'alimentazione sana ed equilibrata, non solo "adeguata" (cioé che contiene tutti gli elementi nutritivi necessari) ma addirittura "ottimale" (cioè che fa vivere in buona salute e previene le malattie degenerative).
Per "legume" si intendono tutti i vegetali la cui pianta e' formata da baccelli che contengono vari tipi di fagiolo.
E’ risaputo che i legumi costituiscono la fonte primaria di proteine all'interno del Regno vegetale: il contenuto medio di proteine di 100 g di legumi secchi non ha infatti nulla da invidiare al contenuto medio in proteine di 100 g di carne cruda. Essi forniscono anche altri importanti nutrienti come ferro e zinco, e per questo costituiscono una valida alternativa alle carni.
Sono inoltre un'eccellente fonte di fibre e acido folico, spesso scarsi in una dieta poco variata.
In cucina poi i legumi sono molto versatili e si possono preparare in tantissimi modi diversi: nelle zuppe e minestre, lessati in insalata (se si e' di fretta, ogni tanto vanno bene anche quelli in scatola), in condimenti per la pasta, stufati (con la salsa di pomodoro e la cipolla, per esempio), in purea, in polpette fatte al forno o in padella (ricavate dalla purea di legumi), nei risotti, o per fare gustose schiacciate, se e' disponibile la farina (come nel caso dei ceci in liguria).
 PASTA E FAGIOLI NAPOLETANA.

 Ingredienti x 6 persone:
500 g di fagioli cannellini
500 gr. pasta mista
6 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 spicchio aglio
1 gambo di sedano
3 – 4 pomodorini  
100 gr. guanciale o pancetta dolce (Facoltativo)
Peperoncino piccante q.b oppure pepe macinato fresco
Sale q.b
Procedimento:
La sera precedente mettete a bagno i fagioli in acqua fredda.
In una pentola alta, con acqua pulita, mettete a cuocere i fagioli senza aggiungete sale e lasciate andare coperto, a fuoco molto basso per almeno1 h e 1/2 (devono risultare morbidi)
A questo punto in un tegame adeguato mettete l'olio e gli altri ingredienti e far soffriggere piano. Aggiungete i fagioli con parte della loro acqua e calate la pasta. Lasciate cuocere ed asciugare gradualmente, aggiungendo acqua se serve, fino a raggiungere una consistenza cremosa, regolate di sale, lasciate riposare a pentola scoperta per almeno 5 minuti. Servite guarnendo, se piace con una foglia di alloro e aggiungendo nel piatto il peperoncino o il pepe a richiesta e un giro di olio buono.

PASTA E FAGIOLI ALLA VENETA
 Ingredienti x 6 persone:
600 g di fagioli di Lamon della vallata bellunese I.G.P. (Borlotti)
1 patata (facoltativa e solo se non dovete conservarla) (altrimenti 1 cuc. di farina)
acqua, sale e pepe qb per il condimento
100 g di pancetta (Facoltativo)
1 cipolla (200-250 g)
2 gambi di sedano (a piacere)
50 g (circa) di olio extra vergine di oliva (bene il Garda D.O.P)
aglio, rosmarino e prezzemolo
200 g di pasta  fatta in casa (all'uovo o di sola semola), tirata a sfoglia e tagliata a straccetti o in fettuccecorte
Procedimento:
Mettete a bagno i fagioli in acqua per almeno una notte intera.
In una pentola alta, con acqua pulita, mettete a cuocere per 2 ore i fagioli  in abbondante acqua.
In un'altra pentola si prepara il soffritto con cipolla, sedano, aglio, rosmarino e prezzemolo pestati finissimi (e se si vuole lardo o meglio grasso di prosciutto).
Si passa (o si frulla) la metà dei fagioli e si aggiungono al soffritto, con quanto basta del brodo di cottura in cui avrete sciolto il cu.o di farina (oppure la purea di 1 patata).
Si sala e si lascia sobbollire la minestra, si aggiungono i fagioli interi, per poi aggiungere la pasta all'uovo fatta in casa e tagliata a losanghe o strappata. Si toglie subito dal fuoco bella morbida e si lascia intiepidire: nel frattempo la pasta risulterà cotta. Se si usa pasta di grano duro si lascia sul fornello il tempo giusto di cottura.
Nel piatto pepe e olio a volontà.
Vino: in entrambi i casi un buon rosso.

venerdì 8 maggio 2015

La mamma è sempre la mamma.

Biscotti semplici.
Dire, fare, baciare... recita la filastrocca di un gioco per bambini.
Dare, fare, amare... recita la filastrocca che potrebbe essere della mamma.
Proprio alla vigilia della festa della mamma mi frullano in testa queste parole e, con tre meravigliose figlie, so di cosa parlo. Vero mamme? 
Fuori dalla retorica, essere madre è una impresa molto "conreta", carnale, fisica, fatta di gesti quotidiani, di routine infinite, di sentimenti contrastanti, di fatica titanica.
Ma è anche un'esperienza impagabile, non paragonabile a nessun'altra.
E, sempre fuori di retorica, dico che è vero: madri si diventa. 
Insieme ai figli, giorno dopo giorno, errore dopo errore, assenza dopo assenza, gioia dopo gioia.
Ora che, come ogni anno, arriva questa giornata, voluta da una donna, l’americana Anna Jarvis, che alla sua mamma, teneva molto, vediamo di passare la Festa della mamma senza cedere alle solite, comode, lusinghe commerciali. Passiamola FACENDO.
Partendo dal desiderio di regalarsi del tempo, di riscoprirsi  e di valorizzarsi un po’, poichè questo è un blog di cucina , per l'occasione vi dò una ricetta di biscotti molto semplici, che faceva spesso mia nonna, da fare insieme mamma e figli. 
Da fare insieme, sporcandosi insieme, chiacchierando e alla fine mangiandoli insieme. 
Anche se i figli sono maschi... Niente scuse!
 



INGREDIENTI.
450 g di farina 0
3 uova intere (bio) (+ 1 tuorlo per spennellare)
3 tazzine da caffè di zucchero
3 tazzine da caffè di olio (io metto l'e.v.o.)
1/2 tazzina di liquore (rhum, limoncello...)
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
scorza di un arancio grattugiata.

 PROCEDIMENTO.
Ipastare velocemente gli ingredienti, come per fare una frolla.
Suddividere l'impasto in 4 panetti e farne dei cilindri  non troppo fini, tipo baguette.
Infornare (forno ventilato, già caldo) a 180° per 10 minuti.
Estrarre dal forno, far raffreddare un po', tagliare i cilindri a fette spesse un dito, o più, allineare sulla placca, spennellare con il tuorlo e infornare di nuovo per altri 10/15 minuti. (occhio, che ogni forno è diverso..!)
Devono risultare dorati e friabili.
Perfetti con il tè al limone ma anche con un vino dolce, un moscato, un passito, una grappa, un brandy...
Buona festa della mamma.

lunedì 4 maggio 2015

Bloggers alle terme: che il Benessere sia con noi.

 B-Well. Eating wellness for a healthy living.
Abano Terme si trova ai piedi dei Colli Euganei, in un bell'angolo di mondo al centro della Regione Veneto, a pochissimi chilometri da Padova. Tutto intorno un paesaggio di vigne, di colline, di ulivi, di borghi medioevali, di abbazie, di castelli, di ville, con incredibili colori e una sensazione di pace fuori dal tempo.
Già gli antichi romani, 2000 anni fa, venivano qui per le cure a base di acqua e fango. 
Poi sono venuti i patrizi ed i nobili veneziani ed oggi noi.
Ad Abano, vicino al centro pedonale, c'è l'Hotel Bristol Buja ( http://www.bristolbuja.it/ ).
Proprio qui, con l'AIFB, l'Associazione italiana Food Bloggers (http://www.aifb.it/), sono stata ospite il week end del 25 aprile per seguire l'evento B-Well Come.
Venti Bloggers da tutta Italia, capitanati dalla Presidente Aifb Anna Maria Pellgrino,  per un week end di formazione in uno scenario ideale, all'insegna del benessere del corpo e del ristoro dell'anima.
Guardate qui l'Hotel e la mia stanza e ditemi se non è una meraviglia.
A capo dell'hotel la famiglia Buja e, attorno a questa famiglia, uno staff di persone ben legate fra loro e assolutamente professionali, che sanno molto bene come coccolare l'ospite, in un armonico mix di benessere, relax, eleganza, charme e cibo gourmet a 5 stelle.
Quello che in un posto come questo l'ospite ama è la possibilità di scegliere la vacanza su misura per se: il relax della SPA; l'oasi delle piscine termali; le cure con il fango maturo (un'argilla arricchita con una spiccata valenza terapeutica di tipo antinfiammatorio); il piacere dei rituali di bellezza, le escursioni in un territorio incantevole, ricco di arte, di cultura e di storia. Qualcosa di molto vicino "all'ideale".

Ad ognuno di noi bloggers ospiti è stato regalato il lusso di un trattamento con il fango termale e del relax nelle tre piscine termali, che con getti forti e decisi ci hanno invitato ad abbandonarci all'emozione di una vacanza di benessere, a goderci un qualcosa di speciale per se.
Avrei voluto provare tutti i trattamenti possibili, perché l'eccellenza della SPA del Bristol Buja è proprio nella bravura, nel talento dei suoi operatori e nell'ampiezza dell'offerta. Ma i vari momenti di incontro e di formazione FOOD organizzati per noi hanno scandito e definito il tempo.
Mi vedo costretta a tornare!
Guardate queste foto e giudicate voi.
Quello che mi preme raccontarvi è la parte FOOD del soggiorno, quella per cui eravamo ospitati. Decisamente entusiasmante.
Intanto, qui tutto è home-made: dal pane, buonissimo e molto vario, alle torte, ai dolci... La creatività gastronomica della cucina è in grado di soddisfare le curiosità di ogni palato!
Al Bristol Buja si applica alla lettera il detto antico " mens sana in corpore sano" per cui la salute si conquista anche a tavola. Qui il gusto per la buona cucina, come fonte di piacere, si unisce al lusso di prodotti genuini legati al territorio, il tutto in un ambiente raffinato, elegante ed accogliente.
Il talento dello chef e della sua brigata si esprime attraverso i cibi e sapori di stagione e della tradizione gastronomica italiana, suggerendo, tuttavia, anche soluzioni innovative nel rispetto di antiche ricette.
Così, vicino ai menu tradizionali, c'è il B-Well menu, una proposta che intende offrire all'ospite un menu sano e nutrizionalmente bilanciato, accattivante per la vista, l'olfatto e il gusto.
Il menu B-Well, come ci è stato ampiamente illustrato, è frutto del lavoro di un team, capitanato dallo Chef dell'albergo Claudio Crivellato; dalla dott.sa Maria Teresa Nardi, nutrizionista; dal  dott. Gianfranco Buja, cardiologo; con lo Chef Saucier Michele Vitale, esperto di nuove tecniche di cottura e la Presidente dell'AIFB Anna Maria Pellegrino (blog: La cucina di qb): 14 menu completi da un punto di vista nutrizionale, 56 ricette che sono un tripudio per la vista, l'olfatto e il gusto.
Guardate qui:



La pasticceria è l'altro luogo, al Bristol Buja, di grande lavoro e di innovazione, tutta homemade, dove si declina il B-Well menu. Lo chef Patissier Enrico Magro, sorridente e impegnato si occupa di dolci, colazioni, dessert da fine pasto, piccola pasticceria, gelateria.
Sabato pomeriggio, durante l'interessantissimo showwcooking "La pasticceria dei senza", ha creato per noi degli insoliti dolci ipocalorici con farina di canapa, farina di grano integrale, tofu.
Li abbiamo fotografati per voi.
Tutte le proposte del menu le abbiamo poi ritrovate, sabato sera all'evento per la presentazione del primo volume di ricette B-Well, con l'aperitivo a bordo piscina e il B-Well Dinner a bouffet nella sontuosa sala da pranzo 
  

 


Dietro questa grande struttura, dietro al perfetto funzionamento di questa grande macchina, magica e ideale ci sono delle persone competenti, appassionate, affidabili, che alla fine rendono possibile tutto questo.
Tutti i giorni.

E voi, quando pensate di regalarvi un indimenticabile soggiorno B-Well all'hotel Bristol Buja?