martedì 24 marzo 2015

Terramare.

L'incontro di oggi con le cantine proposte nell'ambito dall'evento "Young to Young" del Vinitaly, è un vero e proprio viaggio lungo la nostra penisola, dal Friuli alla Calabria, passando per le Marche.


Un viaggio per terre che hanno caratteristiche simili: paesaggio collinare, che guarda verso il mare, di cui serbano il ricordo alla bocca.
Si parte dal centro, con la Cantina CIU' CIU', nelle Marche, terra dove i colli sono coltivati, in una varietà, in un ordine e in un'armonia meravigliosa, in massima parte a vigna.
Walter ci ha portato il PECORINO DOCG 2014, un bianco autoctono dell'alto Piceno.
Per le Marche il vino è un fatto di grande importanza, a cui vengono dedicate cure appassionate e scrupolose e se é vero che il vino deve rappresentare l'espressione più autentica del territorio d'origine, il vino dell'azienda Ciù Ciù fonde ed esprime le due anime delle Marche, la terra e il mare.
Con la cantina SIMON DI BRAZZAN e il suo BLANC DI SIMON riserva 2010, invece, siamo in Friuli, terra ardente e impetuosa, terra dove, sebbene si vinifichi in grandissima quantità si beve più di quanto si vinifichi. Non c'è appasionato di vini che non sia passato per il Friuli.
Innumerevoli sono i tipi di vitigni coltivati e i vini sono tutti squisiti e rinomati. Qui siamo sulle prime colline che sporgono sulla pianura, con il mare che, seppur non vicinissimo, fa sentire il suo potentissimo afflusso di correnti calde e il raddoppio del calore solare.
Quello presentato oggi è un gran bel vino, al naso e in bocca. Profumo aromatico, molto intenso.
All'assaggio la scoperta del sapore procede gradualmente: all'inizio senti il sapore del profumo, poi schiacciando la lingua sul palato senti un che di amarognolo, un'idea di cedro, di mandorla.
È un vino che decisamente può invecchiare.
Infine con la Cantina CALABRETTA arriviamo in Calabria, una regione che si sta muovendo nella direzione giusta e che propone realtà che meritano grande attenzione. 
Cataldo con la sua cantina da soli 3 anni è partito alla riscoperta della Calabria vinicola, partendo dal passato della sua famiglia e facendo innovazione, con un grande amore per territorio.
Il suo CIRO' viene da lontano ma sicuramente guarda al futuro. Ha un bagaglio di tradizione che saprà spendersi nel mondo. Vino rosso, generoso, potente ma non invadente.
Un gran bel viaggio di assaggio quello di oggi.

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