lunedì 30 dicembre 2013

Bollicine!

Carissimi e carissime,
nella notte più frizzante, spumeggiante ed elegante dell'anno volete mangiare senza bere nel modo più adeguato e consono alla ricorrenza?
Come forse avrete intuito dai miei piccoli consigli sul vino a me piacciono i bianchi e le bollicine.
Non che disdegni i rossi, vero. Ci sono pietanze che senza un buon calice di rosso abbinato sarebbero tristi...
Però la mia personale teoria, dopo anni di dedizione al buon cibo, è che se partecipi ad un pasto lungo e molto conviviale con il rosso rischi la balla.
Allora meglio puntare sulle bollicine.
Da anni in casa mia si acquista dell'ottimo prosecco da un piccolo produttore della zona di Valdobbiadene che può accompagnare qualsiasi piatto e non ti tradisce, pur dando tanta soddisfazione.
Ora tornando al cenone di San Silvestro io vi consiglio:
Aperitivo: un buon prosecco
A tutto pasto: dell'ottimo Franciacorta (vale lo Champagne)
Dessert: un moscato d'Asti (dolce)
Io non indico marche o cantine, ma una ponderata sosta in qualsiasi supermercato fornito o in un'enoteca vi sarà di conforto.
Il mio ultimo consiglio è di non risparmiare: un vino scadente rovina la salute e il piacere di condividerlo.
Bevete poco ma bevete sempre di grande qualità.
Buon Anno e prosit!



domenica 29 dicembre 2013

La notte di San Silvestro

Carissimi, carissime, passato e, soprattutto, digerito il Natale, eccoci qui a pensare il menu per la notte di San Silvestro. E se per il Natale abbiamo lavorato con lo sguardo rivolto alla tradizione, per Capodanno vogliamo sbizzarrirci.
Intanto, dobbiamo aver chiara la situazione in cui andremo a trovarci: cena seduti per 2/4/10..persone (direi non più di 12!); buffet organizzato dalla sola padrona di casa; buffet organizzato con il contributo di tutti gli invitati.
Nei primi due casi si può pensare di preparare qualcosa di raffinato e con un file rouge conduttore; nel terzo caso, lo si intuisce da soli, la cena avrà più un stile 'come viene, viene'.
Per il cenone di San Silvestro, generalmente, si opta per il pesce, cosa che personalmente condivido.
Si può preparare un menu di pesce senza dover stare ai fornelli quando arrivano gli ospiti.
Vediamo un po'.

Aperitivo:

  • Tartine con salmone e/o spada affumicato
(Formaggio spalmabile lavorato con pepe, limone e zenzero in polvere steso su quadrati di pancarrè ai cereali e fettina di salmone o di spada)
  • canapè vari con patè di salmone e di tonno
(Salmone affumicato frullato a crema, lavorato con formaggio spalmabile, poco burro e aromi è messo a palline su pancarrè tagliato a rondelle con il bordo di un bicchiere)
  • rotolini di salmone con formaggio ed erbette
(formaggio spalmabile, abbondante trito di rucola, poco succo di limone, pepe, poi spalmato su fettine di salmone da arrotolare)
(se osservate sono gli stessi ingredienti assemblati in modi diversi)

Antipasto:
  • cappesante condite con panna e pepe rosa accompagnate da un'Insalata russa
(Cappesante surgelate, appena scottate in a acqua con cipolla e sedano. Panna diluita con poca acqua di cottura, poco vino e pepe rosa schiacciato. Far addensare e aggiungere la cappe sante. Distribuire nei gusci.)
  • Saute' di cozze e vongole
(in tegame aglio olio, un po' di vino bianco e poco peperoncino far aprire i molluschi ben puliti. Servire in piatti fondi con crostino di pane casereccio)

Primo piatto:
  • lasagna con gamberi e zucchine
(In un tegame con olio fate andare un po' di cipolla a velo, poi le zucchine a rondelle e qualche
pomodorino datterino. Aggiungere gamberi sgusciati e già scongelati e dopo pochi minuti spegnere. Frullatene a crema la metà.
Preparate una béchamel molto leggera, diluita con l'acqua aromatizzata in cui avevate scottato le cappesante e poi procedete come un normale pasticcio, senza il parmigiano però. Si può assemblare il giorno prima e mettere in forno un'ora prima di servirlo. Deve essere tiepido...)

Secondo piatto:
  • branzino lesso con maionese alleggerita (2 parti di maionese 1 parte di yogurt  bianco)
Dessert:
  • pandoro farcito con crema al mascarpone, dolcetti al cioccolato e pasta di mandorle
  • uva e fragole.
Non vi do' le ricette con le dosi, perché ognuno si regola in base agli ospiti e anche perché se ci si
accinge a preparare un cenone di fine anno i fondamentali della cucina bisogna averli...
Comunque il web é pieno di tutorial che li spiegano passo passo.
Io qui ho solo voluto dare delle idee.
Forza, mettiamoci a preparare.

giovedì 26 dicembre 2013

Intervallo.

Le trasmissioni riprenderanno sabato 28 dicembre.
Buon riposo a tutti e buona digestione.

lunedì 23 dicembre 2013

Napoli.

Se vi va...

http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2013-12-21&ch=1&v=305501&vd=2013-12-21&vc=1#day=2013-12-21&ch=1&v=305501&vd=2013-12-21&vc=1

Pranzo di Natale.

Ci siamo.
Domani è la Vigilia e l'attesa del Natale entra nella sua essenza più vera.
Nelle nostre case, ancora una volta, si rinnovano quel calore e quella gioia del ritrovarsi tutti insieme, in una casa, in una cucina, intorno ad un tavolo, con la persone più care.
Come non legare il Natale al rito del cibo?  Alla casa piena di amici, parenti, alla voglia di stare insieme, del ritrovarsi, del raccontarsi...
I Natali della mia infanzia sono pieni di ricordi dei profumi nella cucina della zia, dove eravamo in tanti, bambini che correvano, donne che cucinavano, uomini che parlavano, vassoi con torroni, mostaccioli, roccoco', cassatine, noci, nocciole, fichi alle mandorle e cibo, tanto, buono, profumato.
La tavola imbandita, scintillante, preziosa e le luci dentro casa e fuori nella piazza. E i falò.
Che magia.
Ecco, quella magia, oggi come allora, é il Natale.
Pronti? Accendiamo il Natale 2013!
Della Vigilia ho scritto ieri.
Oggi scrivo del pranzo di Natale.
Anche qui la tradizione è assoluta. Ognuno ha la sua. Ognuno a Natale con orgoglio mostri le proprie origini. Vi racconto il mio Natale, che racconta delle mie.
Intanto la tavola l'apparecchio con il bianco della tovaglia, lo scintillio dei bicchieri di cristallo, i piatti con il bordo dorato, un centrotavola di agrifoglio, nastri rossi e candela bianca. Anche intorno, nella stanza, tante candele, morbide e scintillanti.

Il menù.
Antipasto:
Zuppa di cardo e polpettine di carne in brodo di gallina.
Primo:
tagliolini tirati a mano in brodo di gallina.
Secondo:
lesso con punta di petto ripiena, gallina, cotechino e salsa verde
capretto paesano arrosto con patate
carciofi in tegame, scarola in tegame con olive, capperi, pinoli e uva passa.
Ciociole:
Mandorle, noci, fichi secchi, datteri, dolci di mandorle, raffiuoli alla cassata, mustaccioli, roccoco', panettone.
Mandarini, melagrana e uva.
Vino:
con il brodo e i lessi a me piace la Bonarda ma un rosso profumato e vellutato andrà bene.
Se invece decidete per le bollicine, provvedete che non manchino dall'antipasto a fine pasto.
Sui dolci un moscato, fermo o con bollicine, secondo i gusti.
Non dimenticate un buon amaro e il caffè.
E ora rispolverate i vostri di ricordi.
Buon Natale!

domenica 22 dicembre 2013

E festa sia!

Avanti con il menù delle feste.
Il Natale è una festa fatta di atmosfera, di emozione e di tradizione.
La tradizione è ricordo.
Personalmente, quindi, non sono d'accordo sul proporre per questo pranzo delle pietanze particolarmente estrose, ricercate, innovative e men che meno per la vigilia.
I sapori devono corrispondere ai profumi e agli odori che ci portiamo dentro del Natale. Per il Natale le ricette non si scaricano dal web, ma dalla propria memoria.
Ognuno si porta i suoi ricordi, ogni famiglia ha la sua di tradizione da raccontare.
Infatti qui io non darò ricette ma dirò cosa preparerò per la mia famiglia, giusto per condividere quest'evento.
Noi siamo napoletani, ma viviamo in una città del nord, Verona e quindi ormai nella mia cucina é in atto da tempo e con entusiasmo quella "fusion" che fa tanto moderno! Ma la cena della vigilia è "sacra" dal punto di vista della tradizione del cibo e su questo siamo assolutamente conservatori: si mangia pesce!
Bene, cominciamo.
Aperitivo:
Frittelle (con pasta per la pizza) miste, alcune ripiene con pezzetti di baccalà, altre con acciuga.
Poi tartine, con formaggio morbido "inacidito" con succo di limone, zenzero e trito di cipollotto, con fettina di salmone affumicato.
Vino: un prosecco di Valdobbiadene, o un Franciacorta, o, crepi l'avarizia, uno Champagne.
Antipasto:
Insalata di mare (gamberi, calamari, seppie, polpo, cozze e vongole), cappesante gratinate (con trito di pani, aglio, prezzemolo, pepe o olio) e insalata di cavolfiore lesso con giardiniera ( oppure insalata russa).
Vino:
un bianco, Vermentino, o un Lugana, o altro bianco dal profumo fruttato e dal sapore sapido dei buon corpo.
Primo:
Spaghetti alle vongole, rigorosamente in bianco, da qualche anno con aggiunta di bottarga (muggine).
Tripudio di profumi e sapore. Tutta la vita...
Vino:
si continua con il bianco scelto.
Secondi:
Branzino (spigola) pescato, lesso con olio, limone e prezzemolo e frittura di pesce.
Baccalà fritto.
Vino:
avanti con il bianco, fresco e profumato.
Per finire il pasto tutto quello che fa Natale: mandarini, frutta secca, panettone, pandoro...
Vino:
un Recioto della Valpolicella o di Soave, oppure un marsala o un passito siciliano.
A mezzanotte c'è la messa. Non addormentatevi in chiesa.
A domani.


venerdì 20 dicembre 2013

Meno 4.

Bene, mancano solo 4 giorni a Natale.
Quando il gioco si fa duro i duri giocano.


Come dicevo in un post di pochi giorni fa: calma e organizzazione.
Tra domani e lunedì bisogna  avere già tutto in casa e la situazione sotto controllo.
Poi dipende se siete di quelli che: "la vigilia é il momento più importante" o " il giorno di Natale é il momento più importante".
E sì, perché l'Italia neanche in questo é unita.
A macchia di leopardo sono distribuite zone che privilegiano l'una o l'altra tradizione.
Per esempio per la mia famiglia, napoletana, non si discute: la vigilia é intoccabile.
Quelle belle tavolate di 25/30 persone... Che balsamo per l'anima. E anche per il corpo.
Perché si sa, Natale é cibo. Lo stare insieme prevede una tavola imbandita.
La cura dei propri cari passa anche attraverso questo.
Non dobbiamo avere paura di restare attaccati alle nostre tradizioni. Sono le nostre radici, la nostra storia, la sicurezza che ci accompagna nella vita.
Dicevamo: 4 giorni a Natale.

giovedì 19 dicembre 2013

Spaghetti del buon ricordo.

Nella mia infanzia napoletana, questi erano gli spaghetti che si facevano a casa mia quando non c'era tempo di stare ai fornelli, ma non si voleva rinunciare a mangiar bene, con un piatto semplice, curato, festoso.


Ingredienti per 4 persone:
400 g. di spaghettini
8 cucchiai di olio evo
50 g. di olive nere di Gaeta (o di taggiasche)
50 g. di capperi di pantelleria sotto sale
10 pomodorini datterini (o pachino, o altro, ma dolci e maturi)
1 spicchio di aglio
peperoncino (secondo il proprio gusto)
prezzemolo.

Mentre si aspetta che l'acqua per gli spaghetti venga a bollore:
- tritate col coltello le olive snocciolate e i capperi dissalati
- mettete sul fuoco una capace casseruola/padella con l'aglio tritato e il peperoncino, (senza far bruciare  l'aglio) aggiungete il trito di olive e capperi e fate insaporire per 1 minuto
- aggiungete i pomodorini tagliati a metà e fate cuocere per 2 minuti a fiamma forte e poi per 3 minuti a fiamma bassa. Giusto il tempo che i pomodori si ammorbidiscono. Spegnete e tenete in caldo.
- Appena gli spaghetti sono pronti, al dente, metteteli nel tegame  a fuoco spento, girateli bene, ma senza "mantecarli". Devono rimanere fluidi...
- Impiattate e spolverate con prezzemolo trito e un po' di pepe macinato al momento...
Delizia allo stato puro.

Vino:
la regola vuole che con i sughi semplici di pomodoro il vino deve essere profumato, fresco e morbido, quindi può andar bene un bianco Custoza, Soave o Vermentino. A gusto vostro.
Prosit!

martedì 17 dicembre 2013

Piccante!

Orecchiette con cime di rapa.
Un primo gustoso, semplice ma completo.



Ingredienti per 4 persone:
300 g di orecchiette fresche
1/2 kg di cime di rapa private dei costoni duri
10 cucchiai di olio evo
2 spicchi di aglio
peperoncino come piace
2 filetti di acciughe (dissalati o sott'olio)

In acqua bollente e salata lessate le cime di rapa per 10 minuti.
In un capace tegame soffriggete l'olio, l'aglio, il peperoncino e le acciughe e aggiungete le cime di rapa scolare, strizzate e tagliate.
Lessate le orecchiette nell'acqua della verdura e quando sono cotte aggiungetele nel tegame alla verdura.
Far andare tutto insieme per alcuni minuti, con 1 cucchiaio di acqua di cottura.
Servire.

Vino:
con l'amarognolo della verdura e il dolce della pasta io abbinerei un vino bianco con buona acidità e corretta sapidità, tipo la Falanghina.

Obiettivo: Natale.

Allora, care amiche e cari amici, partiamo con il conto alla rovescia per il giorno di Natale, che per quanto ci riguarda, essendo questo un blog di cibo e vino, vuol dire il pranzo di Natale.
Un percorso che mette a dura prova chiunque, anche la persona più esperta ed organizzata.
Considerando le aspettative che tutti noi abbiamo rispetto al pranzo di Natale, l'ombra di un possibile disastro incombe per tutti.
Allora organizziamoci.

1) Procuriamoci un quaderno:
- pensiamo al menù e scriviamo tutte le pietanze che vogliamo preparare
- per ognuna facciamo la lista degli ingredienti che occorrono
- prenotiamo almeno 2 giorni prima qui prodotti freschi particolari che ci   possono servire

2) Facciamo la spesa:
- tra oggi e sabato cominciamo a comprare tutti i prodotti secchi o    congelati che ci servono e i vini
- tra sabato e lunedì reperire gli ingredienti freschi

3) Prepariamo prima tutto quanto è possibile:
- tagliamo e peliamo carote, cipolle, sedano...e conserviamo in frigo in contenitori ermetici, così al momento di  cucinare, poi, sarete molto più veloci.
4) Domenica controllate le tovaglie, i piatti, i piatti da portata, i vassoi, i bicchieri e le posate che userete. Pensate al centro tavola, ai decori, alle luci, ai segnaposto...

A domani.

lunedì 16 dicembre 2013

Pranzo di Natale.

Da domani, per chi vuole farlo con me, cominciamo ad organizzarci per il pranzo di Natale.
Mancano 8 giorni...

Odori e sapori.










Bentrovati.
In questi giorni che si avvicinano al Natale ho avuto modo di riflettere su come gli odori, al pari dei sapori, ci inducano emozioni, risveglino la memoria, nutrano la nostra mente e il nostro spirito.
In questo caso, gli odori del Natale.
Arrivano improvvisamente e direttamente al cervello e ci danno uno stato di benessere, di rilassamento, di euforia. Ci mettono di buon umore.
A volte ci riportano a quando eravamo bambini, a quando le emozioni le trovavamo nel cibo quotidiano: la torta della nonna alla domenica, il sugo della mamma al rientro da scuola, il caffè del papà la mattina...
Sembra niente, ma gli odori dei cibi sono la storia della famiglia e ce la rimembrano ogni volta che ne sentiamo uno, che ci sussurra "ti ricordi...?".
Gli odori infatti, giorno dopo giorno, entrano in noi, giungono direttamente al cervello senza che ce ne accorgiamo e fanno "memoria".
Testimoniano la nostra storia, conservano i nostri ricordi, anche i più lontani e sepolti.
Per tutti noi ci sono odori che parlano d'amore e di gioia e odori che parlano di dolore e di morte.
Aldilà di tutto il Natale con i suoi odori e profumi ci ricorda la nostra infanzia, ci parla di momenti magici.
Recuperiamo in questi giorni quelli che ci raccontano il nostro Natale e creiamone a nostra volta per i nostri cari, per i nostri figli, entrando con entusiasmo in cucina. Facciamo la loro storia.
Buon lunedì a tutti.




mercoledì 11 dicembre 2013

Natale.




Il Natale quando arriva, arriva...
E ormai é qua. Fa anche freddo veramente.
Quindi, da oggi in poi, pensando agli impegni che vi aspettano, dovete dire:

www.youtube.com/watch?v=bp5oAy482ZQ

lunedì 9 dicembre 2013

Avanti con gli avanzi.

Buon lunedì a tutti/e.
Vi sono avanzate verdure, o pasta, o altro dai manicaretti del fine settimana?
Allora avanti con le frittate.
E' sempre il modo migliore per riciclare piccoli avanzi che altrimenti nessuno mangerebbe.
E di questi tempi e non solo, sarebbe un vero spreco.
Se sapete fare una frittata siete a posto.

Comunque ecco:
Ingredienti per 4 persone:
avanzi: verdura, pasta, formaggi...
6 uova biologiche a Km 0
50 gr di parmigiano (o pecorino romano)
4 cucchiai di latte
3 cucchiai di olio evo
sale e pepe


Prendete gli "avanzi" e tagliateli a pezzi molto piccoli.
In una terrina sbattete (poco!) le uova con il sale, il parmigiano e il latte e inserite gli "avanzi".
In una padella adeguata (22 cm) riscaldate bene l'olio e procedere con la cottura della frittata, girandola 2 o 3 volte, aiutandovi con un piatto (un po' di destrezza ci vuole...).
La cottura non deve asciugare troppo la frittata, che si deve presentare dorata ma morbida.

Vino?
Prevale l'abbinamento con l'ingrediente principale:
un bianco leggero o frizzante con i sapori del mare, un bianco ricco con le verdure cotte, un vino aromatico e morbido con gli spinaci, i carciofi o gli asparagi e un rosè o un rosso per i ripieni di carne o salumi.



domenica 8 dicembre 2013

venerdì 6 dicembre 2013

Aperitivo?

Ciao a tutti e a tutte.
Condivido questo veloce stuzzichino, ottimo per l'aperitivo, visto che ormai è venerdì inoltrato e che molti/e di noi, tra stasera e domani, sicuramente avranno amici da ricevere.
Sono delle girelline di pasta sfoglia, che si possono fare in maniera "ricca" e in maniera "povera" con uguale soddisfazione. Soprattutto velocemente.
INGREDIENTI per 6 persone
per un aperitivo che prevede anche altri stuzzichini:

1 confezione di pasta sfoglia rettangolare
2 cucchiai di olio evo (q.b.)
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di pecorino grattugiato
100 g di pancetta tagliata molto sottile
pepe.


Srotolate la pasta e con il matterello allungatela un poco, con 'gentilezza'...
Ungetela con un cucchiaio di olio, spalmandolo bene sulla superficie con la mano.
Cospargere con i due formaggi grattugiati e con il pepe.
Disponete, con andamento regolare, le fette di pancetta.( nella versione "povera" o vegetariana non la mettete.)
Arrotolate con cura e attenzione, per ottenere un cilindro e ungetelo con un po' di olio.
Sul tagliere, con un coltello ben affilato a lama liscia, tagliatelo a rondelle sottili.
Disponete le girelle nella teglia foderata di carta forno, tenendo la giusta distanza, perchè in cottura gonfiano...
Infornate in forno ventilato, già caldo, a 160° per 10 min. (ogni forno è diverso...!)
Appena diventano dorate, sfornatele. Non devono seccare.
La migliore riuscita si ha se, dopo sfornate, si mangiano nel giro di una mezz'ora.... Quindi preparatele prima, ma infornatele al  momento giusto.
Io, comunque, quando vado a cena da amici e le porto già pronte sono buonissime lo stesso.

Vino:
a parte lo Spitz, si può abbinare un buon Prosecco di Valdobbiadene, uno spumante secco, un Muller Thurgau, vini che con l'effervescenza e la sapidità mantengono pulite le papille gustative per i sapori successivi.
Salute.




giovedì 5 dicembre 2013

Risotto con radicchio.

Risotto con radicchio di Verona e formaggio Monte Veronese.
A Verona e nel Veneto in generale, ogni ingrediente è buono per fare il risotto.
In tutti questi anni ho avuto modo di assaggiare risotti di terra e di mare strepitosi, che sono riusciti a domare la napoletana che ancora è in me, molto dedita "alla pastasciutta".
Ho molto apprezzato, ho molto mangiato e ho molto imparato.
Ormai mi vanto di saper fare un risotto come "Dio comanda".
E' inutile dire che quelli a base di pesce sono i miei preferiti, ma vanno bene tutti.
Questo con il radicchio e il Monte, per esempio, mi piace per il delicato equilibrio di sapori che si crea tra l'amarognolo del radicchio e la cremosità del formaggio.
E tutte le variazioni possibili sul tema del  radicchio e del formaggio...
INGREDIENTI per 4 persone:
350 g di riso vialone nano (o carnaroli)
250 g (2 cespi) di radicchio di Verona (o lungo trevisano)
100 g di Monte Veronese semistagionato (o altro formaggio simile)
50 g di Parmigiano Reggiano
1/2 cipolla
40 g di burro
1 l e 1/2 di brodo vegetale
sale e pepe bianco macinato fresco.


Preparate il brodo.
In un tegame adeguato mettete un po' del burro e fate ammorbidire la cipolla, bagnando con poco brodo.
Aggiungete il radicchio tagliato fine e fate cuocere per 10 min.
Aggiungete il riso e fatelo tostare per alcuni minuti, girando di continuo.
Portate il riso a cottura, aggiungendo il brodo bollente un po' alla volta.
Dopo 15 min assaggiate, regolate di sale e togliete dal fuoco mantenendo una consistenza molto "morbida".
Incorporate il formaggio Monte, il parmigiano e il burro e mantecate girando bene.
Coprite la pentola e lasciate riposare 2 min.
Impiattate e cospargete con il pepe bianco macinato fresco.
Vino:
per me un Lagrein Rosato dell'Alto Adige (o comunque un rosato).
Buon Appetito!



martedì 3 dicembre 2013

Penne con i carciofi.

Buongiorno.
E' tempo di carciofi e sempre nella scia piatti leggeri, vi propongo queste penne.
Certo, se avete poco tempo si possono usare anche i carciofi surgelati e già puliti, ma visto che con poca fatica in questo periodo si può usare il prodotto fresco, provateci e in 40 minuti è pronto in tavola.

INGREDIENTI per 4 persone:
2 carciofi
350 gr di penne, o di fusilli, anche quelli caserecci freschi
una ciotola di acqua con il succo di 1/2 limone
1 spicchio di aglio
5 cucchiai di olio evo
1 ciuffo di prezzemolo
1 mestolo di brodo vegetale
3 cucchiai di latte
parmigiano
sale, pepe, un pizzico di zenzero in polvere

PROCEDIMENTO:
Pulire i carciofi, lasciando le foglie tenere e parte del gambo (che va pelato con il pelapatate), tagliare a spicchi e mettere nell'acqua acidulata col limone.
Mettere l'olio e l'aglio tritato in un tegame, rosolare piano e poi aggiungere i carciofi.
Coprire con il mestolo di brodo e far cuocere coperto per 20 min.
Aggiungere il latte e far cuocere, sempre a fiamma bassa, ancora 10 min., girando  per disfare i carciofi.
Aggiungere la pasta cotta al dente e scolata, il parmigiano e girare con cura per amalgamare (si manteca fuori dal fuoco)
Spolverare con pepe, zenzero e prezzemolo tritato.
Poche calorie ma tanto gusto.
Vino?
Con i carciofi è difficile, ma un buon Primitivo del Salento, o altro vino rosso morbido con tannini delicati...ci sta.
Buon appetito.

lunedì 2 dicembre 2013

Regalo.

Questa ricetta é come lo faccio io. Per voi.
http://m.youtube.com/watch?v=q-fDsZSvrSM

Vellutata di Zucca.

Buon lunedì a tutti e a tutte.
Come sempre, dopo il fine settimana di consolatori "peccati di gola", ecco una ricetta altrettanto comfort food, ma dietetica.
Vellutata di zucca, porri e carote.










INGREDIENTI per 4 persone:
600 gr di zucca mantovana o altra zucca dolce
500 gr di carote
2 porri
brodo vegetale q.b.
3 cucchiai  di latte (o di panna o ricotta)
un pezzetto di burro
un pizzico di noce moscata, zenzero e pepe
parmigiano secondo i gusti.

PROCEDIMENTO:
Pulite tutte le verdure e fatele a pezzi (la zucca se la  passate nel microonde poi si pela facilmente)
In una pentola portate a bollore il brodo (quanto basta a coprire le verdure, poi se necessario si aggiunge altro in cottura).
Fate cuocere le verdure per almeno mezz'ora e comunque finché sono ben morbide.
Spegnete il fuoco e frullate con il frullino ad immersione. Alla crema, densa, aggiungete le spezie secondo il gusto personale (assaggiate!) e il latte (o panna o ricotta).
Rimettere sul fuoco per pochi minuti, girando sempre per non far attaccare sul fondo.
Servire nelle fondine con una spolverata di parmigiano.
A piacere crostini...

http://www.turismo.mantova.it/uploads/file/83825a5130e6edd62d9c6f46c6ca6054.pdf