lunedì 30 dicembre 2013

Bollicine!

Carissimi e carissime,
nella notte più frizzante, spumeggiante ed elegante dell'anno volete mangiare senza bere nel modo più adeguato e consono alla ricorrenza?
Come forse avrete intuito dai miei piccoli consigli sul vino a me piacciono i bianchi e le bollicine.
Non che disdegni i rossi, vero. Ci sono pietanze che senza un buon calice di rosso abbinato sarebbero tristi...
Però la mia personale teoria, dopo anni di dedizione al buon cibo, è che se partecipi ad un pasto lungo e molto conviviale con il rosso rischi la balla.
Allora meglio puntare sulle bollicine.
Da anni in casa mia si acquista dell'ottimo prosecco da un piccolo produttore della zona di Valdobbiadene che può accompagnare qualsiasi piatto e non ti tradisce, pur dando tanta soddisfazione.
Ora tornando al cenone di San Silvestro io vi consiglio:
Aperitivo: un buon prosecco
A tutto pasto: dell'ottimo Franciacorta (vale lo Champagne)
Dessert: un moscato d'Asti (dolce)
Io non indico marche o cantine, ma una ponderata sosta in qualsiasi supermercato fornito o in un'enoteca vi sarà di conforto.
Il mio ultimo consiglio è di non risparmiare: un vino scadente rovina la salute e il piacere di condividerlo.
Bevete poco ma bevete sempre di grande qualità.
Buon Anno e prosit!



domenica 29 dicembre 2013

La notte di San Silvestro

Carissimi, carissime, passato e, soprattutto, digerito il Natale, eccoci qui a pensare il menu per la notte di San Silvestro. E se per il Natale abbiamo lavorato con lo sguardo rivolto alla tradizione, per Capodanno vogliamo sbizzarrirci.
Intanto, dobbiamo aver chiara la situazione in cui andremo a trovarci: cena seduti per 2/4/10..persone (direi non più di 12!); buffet organizzato dalla sola padrona di casa; buffet organizzato con il contributo di tutti gli invitati.
Nei primi due casi si può pensare di preparare qualcosa di raffinato e con un file rouge conduttore; nel terzo caso, lo si intuisce da soli, la cena avrà più un stile 'come viene, viene'.
Per il cenone di San Silvestro, generalmente, si opta per il pesce, cosa che personalmente condivido.
Si può preparare un menu di pesce senza dover stare ai fornelli quando arrivano gli ospiti.
Vediamo un po'.

Aperitivo:

  • Tartine con salmone e/o spada affumicato
(Formaggio spalmabile lavorato con pepe, limone e zenzero in polvere steso su quadrati di pancarrè ai cereali e fettina di salmone o di spada)
  • canapè vari con patè di salmone e di tonno
(Salmone affumicato frullato a crema, lavorato con formaggio spalmabile, poco burro e aromi è messo a palline su pancarrè tagliato a rondelle con il bordo di un bicchiere)
  • rotolini di salmone con formaggio ed erbette
(formaggio spalmabile, abbondante trito di rucola, poco succo di limone, pepe, poi spalmato su fettine di salmone da arrotolare)
(se osservate sono gli stessi ingredienti assemblati in modi diversi)

Antipasto:
  • cappesante condite con panna e pepe rosa accompagnate da un'Insalata russa
(Cappesante surgelate, appena scottate in a acqua con cipolla e sedano. Panna diluita con poca acqua di cottura, poco vino e pepe rosa schiacciato. Far addensare e aggiungere la cappe sante. Distribuire nei gusci.)
  • Saute' di cozze e vongole
(in tegame aglio olio, un po' di vino bianco e poco peperoncino far aprire i molluschi ben puliti. Servire in piatti fondi con crostino di pane casereccio)

Primo piatto:
  • lasagna con gamberi e zucchine
(In un tegame con olio fate andare un po' di cipolla a velo, poi le zucchine a rondelle e qualche
pomodorino datterino. Aggiungere gamberi sgusciati e già scongelati e dopo pochi minuti spegnere. Frullatene a crema la metà.
Preparate una béchamel molto leggera, diluita con l'acqua aromatizzata in cui avevate scottato le cappesante e poi procedete come un normale pasticcio, senza il parmigiano però. Si può assemblare il giorno prima e mettere in forno un'ora prima di servirlo. Deve essere tiepido...)

Secondo piatto:
  • branzino lesso con maionese alleggerita (2 parti di maionese 1 parte di yogurt  bianco)
Dessert:
  • pandoro farcito con crema al mascarpone, dolcetti al cioccolato e pasta di mandorle
  • uva e fragole.
Non vi do' le ricette con le dosi, perché ognuno si regola in base agli ospiti e anche perché se ci si
accinge a preparare un cenone di fine anno i fondamentali della cucina bisogna averli...
Comunque il web é pieno di tutorial che li spiegano passo passo.
Io qui ho solo voluto dare delle idee.
Forza, mettiamoci a preparare.

giovedì 26 dicembre 2013

Intervallo.

Le trasmissioni riprenderanno sabato 28 dicembre.
Buon riposo a tutti e buona digestione.

lunedì 23 dicembre 2013

Napoli.

Se vi va...

http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2013-12-21&ch=1&v=305501&vd=2013-12-21&vc=1#day=2013-12-21&ch=1&v=305501&vd=2013-12-21&vc=1

Pranzo di Natale.

Ci siamo.
Domani è la Vigilia e l'attesa del Natale entra nella sua essenza più vera.
Nelle nostre case, ancora una volta, si rinnovano quel calore e quella gioia del ritrovarsi tutti insieme, in una casa, in una cucina, intorno ad un tavolo, con la persone più care.
Come non legare il Natale al rito del cibo?  Alla casa piena di amici, parenti, alla voglia di stare insieme, del ritrovarsi, del raccontarsi...
I Natali della mia infanzia sono pieni di ricordi dei profumi nella cucina della zia, dove eravamo in tanti, bambini che correvano, donne che cucinavano, uomini che parlavano, vassoi con torroni, mostaccioli, roccoco', cassatine, noci, nocciole, fichi alle mandorle e cibo, tanto, buono, profumato.
La tavola imbandita, scintillante, preziosa e le luci dentro casa e fuori nella piazza. E i falò.
Che magia.
Ecco, quella magia, oggi come allora, é il Natale.
Pronti? Accendiamo il Natale 2013!
Della Vigilia ho scritto ieri.
Oggi scrivo del pranzo di Natale.
Anche qui la tradizione è assoluta. Ognuno ha la sua. Ognuno a Natale con orgoglio mostri le proprie origini. Vi racconto il mio Natale, che racconta delle mie.
Intanto la tavola l'apparecchio con il bianco della tovaglia, lo scintillio dei bicchieri di cristallo, i piatti con il bordo dorato, un centrotavola di agrifoglio, nastri rossi e candela bianca. Anche intorno, nella stanza, tante candele, morbide e scintillanti.

Il menù.
Antipasto:
Zuppa di cardo e polpettine di carne in brodo di gallina.
Primo:
tagliolini tirati a mano in brodo di gallina.
Secondo:
lesso con punta di petto ripiena, gallina, cotechino e salsa verde
capretto paesano arrosto con patate
carciofi in tegame, scarola in tegame con olive, capperi, pinoli e uva passa.
Ciociole:
Mandorle, noci, fichi secchi, datteri, dolci di mandorle, raffiuoli alla cassata, mustaccioli, roccoco', panettone.
Mandarini, melagrana e uva.
Vino:
con il brodo e i lessi a me piace la Bonarda ma un rosso profumato e vellutato andrà bene.
Se invece decidete per le bollicine, provvedete che non manchino dall'antipasto a fine pasto.
Sui dolci un moscato, fermo o con bollicine, secondo i gusti.
Non dimenticate un buon amaro e il caffè.
E ora rispolverate i vostri di ricordi.
Buon Natale!

domenica 22 dicembre 2013

E festa sia!

Avanti con il menù delle feste.
Il Natale è una festa fatta di atmosfera, di emozione e di tradizione.
La tradizione è ricordo.
Personalmente, quindi, non sono d'accordo sul proporre per questo pranzo delle pietanze particolarmente estrose, ricercate, innovative e men che meno per la vigilia.
I sapori devono corrispondere ai profumi e agli odori che ci portiamo dentro del Natale. Per il Natale le ricette non si scaricano dal web, ma dalla propria memoria.
Ognuno si porta i suoi ricordi, ogni famiglia ha la sua di tradizione da raccontare.
Infatti qui io non darò ricette ma dirò cosa preparerò per la mia famiglia, giusto per condividere quest'evento.
Noi siamo napoletani, ma viviamo in una città del nord, Verona e quindi ormai nella mia cucina é in atto da tempo e con entusiasmo quella "fusion" che fa tanto moderno! Ma la cena della vigilia è "sacra" dal punto di vista della tradizione del cibo e su questo siamo assolutamente conservatori: si mangia pesce!
Bene, cominciamo.
Aperitivo:
Frittelle (con pasta per la pizza) miste, alcune ripiene con pezzetti di baccalà, altre con acciuga.
Poi tartine, con formaggio morbido "inacidito" con succo di limone, zenzero e trito di cipollotto, con fettina di salmone affumicato.
Vino: un prosecco di Valdobbiadene, o un Franciacorta, o, crepi l'avarizia, uno Champagne.
Antipasto:
Insalata di mare (gamberi, calamari, seppie, polpo, cozze e vongole), cappesante gratinate (con trito di pani, aglio, prezzemolo, pepe o olio) e insalata di cavolfiore lesso con giardiniera ( oppure insalata russa).
Vino:
un bianco, Vermentino, o un Lugana, o altro bianco dal profumo fruttato e dal sapore sapido dei buon corpo.
Primo:
Spaghetti alle vongole, rigorosamente in bianco, da qualche anno con aggiunta di bottarga (muggine).
Tripudio di profumi e sapore. Tutta la vita...
Vino:
si continua con il bianco scelto.
Secondi:
Branzino (spigola) pescato, lesso con olio, limone e prezzemolo e frittura di pesce.
Baccalà fritto.
Vino:
avanti con il bianco, fresco e profumato.
Per finire il pasto tutto quello che fa Natale: mandarini, frutta secca, panettone, pandoro...
Vino:
un Recioto della Valpolicella o di Soave, oppure un marsala o un passito siciliano.
A mezzanotte c'è la messa. Non addormentatevi in chiesa.
A domani.


venerdì 20 dicembre 2013

Meno 4.

Bene, mancano solo 4 giorni a Natale.
Quando il gioco si fa duro i duri giocano.


Come dicevo in un post di pochi giorni fa: calma e organizzazione.
Tra domani e lunedì bisogna  avere già tutto in casa e la situazione sotto controllo.
Poi dipende se siete di quelli che: "la vigilia é il momento più importante" o " il giorno di Natale é il momento più importante".
E sì, perché l'Italia neanche in questo é unita.
A macchia di leopardo sono distribuite zone che privilegiano l'una o l'altra tradizione.
Per esempio per la mia famiglia, napoletana, non si discute: la vigilia é intoccabile.
Quelle belle tavolate di 25/30 persone... Che balsamo per l'anima. E anche per il corpo.
Perché si sa, Natale é cibo. Lo stare insieme prevede una tavola imbandita.
La cura dei propri cari passa anche attraverso questo.
Non dobbiamo avere paura di restare attaccati alle nostre tradizioni. Sono le nostre radici, la nostra storia, la sicurezza che ci accompagna nella vita.
Dicevamo: 4 giorni a Natale.

giovedì 19 dicembre 2013

Spaghetti del buon ricordo.

Nella mia infanzia napoletana, questi erano gli spaghetti che si facevano a casa mia quando non c'era tempo di stare ai fornelli, ma non si voleva rinunciare a mangiar bene, con un piatto semplice, curato, festoso.


Ingredienti per 4 persone:
400 g. di spaghettini
8 cucchiai di olio evo
50 g. di olive nere di Gaeta (o di taggiasche)
50 g. di capperi di pantelleria sotto sale
10 pomodorini datterini (o pachino, o altro, ma dolci e maturi)
1 spicchio di aglio
peperoncino (secondo il proprio gusto)
prezzemolo.

Mentre si aspetta che l'acqua per gli spaghetti venga a bollore:
- tritate col coltello le olive snocciolate e i capperi dissalati
- mettete sul fuoco una capace casseruola/padella con l'aglio tritato e il peperoncino, (senza far bruciare  l'aglio) aggiungete il trito di olive e capperi e fate insaporire per 1 minuto
- aggiungete i pomodorini tagliati a metà e fate cuocere per 2 minuti a fiamma forte e poi per 3 minuti a fiamma bassa. Giusto il tempo che i pomodori si ammorbidiscono. Spegnete e tenete in caldo.
- Appena gli spaghetti sono pronti, al dente, metteteli nel tegame  a fuoco spento, girateli bene, ma senza "mantecarli". Devono rimanere fluidi...
- Impiattate e spolverate con prezzemolo trito e un po' di pepe macinato al momento...
Delizia allo stato puro.

Vino:
la regola vuole che con i sughi semplici di pomodoro il vino deve essere profumato, fresco e morbido, quindi può andar bene un bianco Custoza, Soave o Vermentino. A gusto vostro.
Prosit!

martedì 17 dicembre 2013

Piccante!

Orecchiette con cime di rapa.
Un primo gustoso, semplice ma completo.



Ingredienti per 4 persone:
300 g di orecchiette fresche
1/2 kg di cime di rapa private dei costoni duri
10 cucchiai di olio evo
2 spicchi di aglio
peperoncino come piace
2 filetti di acciughe (dissalati o sott'olio)

In acqua bollente e salata lessate le cime di rapa per 10 minuti.
In un capace tegame soffriggete l'olio, l'aglio, il peperoncino e le acciughe e aggiungete le cime di rapa scolare, strizzate e tagliate.
Lessate le orecchiette nell'acqua della verdura e quando sono cotte aggiungetele nel tegame alla verdura.
Far andare tutto insieme per alcuni minuti, con 1 cucchiaio di acqua di cottura.
Servire.

Vino:
con l'amarognolo della verdura e il dolce della pasta io abbinerei un vino bianco con buona acidità e corretta sapidità, tipo la Falanghina.

Obiettivo: Natale.

Allora, care amiche e cari amici, partiamo con il conto alla rovescia per il giorno di Natale, che per quanto ci riguarda, essendo questo un blog di cibo e vino, vuol dire il pranzo di Natale.
Un percorso che mette a dura prova chiunque, anche la persona più esperta ed organizzata.
Considerando le aspettative che tutti noi abbiamo rispetto al pranzo di Natale, l'ombra di un possibile disastro incombe per tutti.
Allora organizziamoci.

1) Procuriamoci un quaderno:
- pensiamo al menù e scriviamo tutte le pietanze che vogliamo preparare
- per ognuna facciamo la lista degli ingredienti che occorrono
- prenotiamo almeno 2 giorni prima qui prodotti freschi particolari che ci   possono servire

2) Facciamo la spesa:
- tra oggi e sabato cominciamo a comprare tutti i prodotti secchi o    congelati che ci servono e i vini
- tra sabato e lunedì reperire gli ingredienti freschi

3) Prepariamo prima tutto quanto è possibile:
- tagliamo e peliamo carote, cipolle, sedano...e conserviamo in frigo in contenitori ermetici, così al momento di  cucinare, poi, sarete molto più veloci.
4) Domenica controllate le tovaglie, i piatti, i piatti da portata, i vassoi, i bicchieri e le posate che userete. Pensate al centro tavola, ai decori, alle luci, ai segnaposto...

A domani.

lunedì 16 dicembre 2013

Pranzo di Natale.

Da domani, per chi vuole farlo con me, cominciamo ad organizzarci per il pranzo di Natale.
Mancano 8 giorni...

Odori e sapori.










Bentrovati.
In questi giorni che si avvicinano al Natale ho avuto modo di riflettere su come gli odori, al pari dei sapori, ci inducano emozioni, risveglino la memoria, nutrano la nostra mente e il nostro spirito.
In questo caso, gli odori del Natale.
Arrivano improvvisamente e direttamente al cervello e ci danno uno stato di benessere, di rilassamento, di euforia. Ci mettono di buon umore.
A volte ci riportano a quando eravamo bambini, a quando le emozioni le trovavamo nel cibo quotidiano: la torta della nonna alla domenica, il sugo della mamma al rientro da scuola, il caffè del papà la mattina...
Sembra niente, ma gli odori dei cibi sono la storia della famiglia e ce la rimembrano ogni volta che ne sentiamo uno, che ci sussurra "ti ricordi...?".
Gli odori infatti, giorno dopo giorno, entrano in noi, giungono direttamente al cervello senza che ce ne accorgiamo e fanno "memoria".
Testimoniano la nostra storia, conservano i nostri ricordi, anche i più lontani e sepolti.
Per tutti noi ci sono odori che parlano d'amore e di gioia e odori che parlano di dolore e di morte.
Aldilà di tutto il Natale con i suoi odori e profumi ci ricorda la nostra infanzia, ci parla di momenti magici.
Recuperiamo in questi giorni quelli che ci raccontano il nostro Natale e creiamone a nostra volta per i nostri cari, per i nostri figli, entrando con entusiasmo in cucina. Facciamo la loro storia.
Buon lunedì a tutti.




mercoledì 11 dicembre 2013

Natale.




Il Natale quando arriva, arriva...
E ormai é qua. Fa anche freddo veramente.
Quindi, da oggi in poi, pensando agli impegni che vi aspettano, dovete dire:

www.youtube.com/watch?v=bp5oAy482ZQ

lunedì 9 dicembre 2013

Avanti con gli avanzi.

Buon lunedì a tutti/e.
Vi sono avanzate verdure, o pasta, o altro dai manicaretti del fine settimana?
Allora avanti con le frittate.
E' sempre il modo migliore per riciclare piccoli avanzi che altrimenti nessuno mangerebbe.
E di questi tempi e non solo, sarebbe un vero spreco.
Se sapete fare una frittata siete a posto.

Comunque ecco:
Ingredienti per 4 persone:
avanzi: verdura, pasta, formaggi...
6 uova biologiche a Km 0
50 gr di parmigiano (o pecorino romano)
4 cucchiai di latte
3 cucchiai di olio evo
sale e pepe


Prendete gli "avanzi" e tagliateli a pezzi molto piccoli.
In una terrina sbattete (poco!) le uova con il sale, il parmigiano e il latte e inserite gli "avanzi".
In una padella adeguata (22 cm) riscaldate bene l'olio e procedere con la cottura della frittata, girandola 2 o 3 volte, aiutandovi con un piatto (un po' di destrezza ci vuole...).
La cottura non deve asciugare troppo la frittata, che si deve presentare dorata ma morbida.

Vino?
Prevale l'abbinamento con l'ingrediente principale:
un bianco leggero o frizzante con i sapori del mare, un bianco ricco con le verdure cotte, un vino aromatico e morbido con gli spinaci, i carciofi o gli asparagi e un rosè o un rosso per i ripieni di carne o salumi.



domenica 8 dicembre 2013

venerdì 6 dicembre 2013

Aperitivo?

Ciao a tutti e a tutte.
Condivido questo veloce stuzzichino, ottimo per l'aperitivo, visto che ormai è venerdì inoltrato e che molti/e di noi, tra stasera e domani, sicuramente avranno amici da ricevere.
Sono delle girelline di pasta sfoglia, che si possono fare in maniera "ricca" e in maniera "povera" con uguale soddisfazione. Soprattutto velocemente.
INGREDIENTI per 6 persone
per un aperitivo che prevede anche altri stuzzichini:

1 confezione di pasta sfoglia rettangolare
2 cucchiai di olio evo (q.b.)
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di pecorino grattugiato
100 g di pancetta tagliata molto sottile
pepe.


Srotolate la pasta e con il matterello allungatela un poco, con 'gentilezza'...
Ungetela con un cucchiaio di olio, spalmandolo bene sulla superficie con la mano.
Cospargere con i due formaggi grattugiati e con il pepe.
Disponete, con andamento regolare, le fette di pancetta.( nella versione "povera" o vegetariana non la mettete.)
Arrotolate con cura e attenzione, per ottenere un cilindro e ungetelo con un po' di olio.
Sul tagliere, con un coltello ben affilato a lama liscia, tagliatelo a rondelle sottili.
Disponete le girelle nella teglia foderata di carta forno, tenendo la giusta distanza, perchè in cottura gonfiano...
Infornate in forno ventilato, già caldo, a 160° per 10 min. (ogni forno è diverso...!)
Appena diventano dorate, sfornatele. Non devono seccare.
La migliore riuscita si ha se, dopo sfornate, si mangiano nel giro di una mezz'ora.... Quindi preparatele prima, ma infornatele al  momento giusto.
Io, comunque, quando vado a cena da amici e le porto già pronte sono buonissime lo stesso.

Vino:
a parte lo Spitz, si può abbinare un buon Prosecco di Valdobbiadene, uno spumante secco, un Muller Thurgau, vini che con l'effervescenza e la sapidità mantengono pulite le papille gustative per i sapori successivi.
Salute.




giovedì 5 dicembre 2013

Risotto con radicchio.

Risotto con radicchio di Verona e formaggio Monte Veronese.
A Verona e nel Veneto in generale, ogni ingrediente è buono per fare il risotto.
In tutti questi anni ho avuto modo di assaggiare risotti di terra e di mare strepitosi, che sono riusciti a domare la napoletana che ancora è in me, molto dedita "alla pastasciutta".
Ho molto apprezzato, ho molto mangiato e ho molto imparato.
Ormai mi vanto di saper fare un risotto come "Dio comanda".
E' inutile dire che quelli a base di pesce sono i miei preferiti, ma vanno bene tutti.
Questo con il radicchio e il Monte, per esempio, mi piace per il delicato equilibrio di sapori che si crea tra l'amarognolo del radicchio e la cremosità del formaggio.
E tutte le variazioni possibili sul tema del  radicchio e del formaggio...
INGREDIENTI per 4 persone:
350 g di riso vialone nano (o carnaroli)
250 g (2 cespi) di radicchio di Verona (o lungo trevisano)
100 g di Monte Veronese semistagionato (o altro formaggio simile)
50 g di Parmigiano Reggiano
1/2 cipolla
40 g di burro
1 l e 1/2 di brodo vegetale
sale e pepe bianco macinato fresco.


Preparate il brodo.
In un tegame adeguato mettete un po' del burro e fate ammorbidire la cipolla, bagnando con poco brodo.
Aggiungete il radicchio tagliato fine e fate cuocere per 10 min.
Aggiungete il riso e fatelo tostare per alcuni minuti, girando di continuo.
Portate il riso a cottura, aggiungendo il brodo bollente un po' alla volta.
Dopo 15 min assaggiate, regolate di sale e togliete dal fuoco mantenendo una consistenza molto "morbida".
Incorporate il formaggio Monte, il parmigiano e il burro e mantecate girando bene.
Coprite la pentola e lasciate riposare 2 min.
Impiattate e cospargete con il pepe bianco macinato fresco.
Vino:
per me un Lagrein Rosato dell'Alto Adige (o comunque un rosato).
Buon Appetito!



martedì 3 dicembre 2013

Penne con i carciofi.

Buongiorno.
E' tempo di carciofi e sempre nella scia piatti leggeri, vi propongo queste penne.
Certo, se avete poco tempo si possono usare anche i carciofi surgelati e già puliti, ma visto che con poca fatica in questo periodo si può usare il prodotto fresco, provateci e in 40 minuti è pronto in tavola.

INGREDIENTI per 4 persone:
2 carciofi
350 gr di penne, o di fusilli, anche quelli caserecci freschi
una ciotola di acqua con il succo di 1/2 limone
1 spicchio di aglio
5 cucchiai di olio evo
1 ciuffo di prezzemolo
1 mestolo di brodo vegetale
3 cucchiai di latte
parmigiano
sale, pepe, un pizzico di zenzero in polvere

PROCEDIMENTO:
Pulire i carciofi, lasciando le foglie tenere e parte del gambo (che va pelato con il pelapatate), tagliare a spicchi e mettere nell'acqua acidulata col limone.
Mettere l'olio e l'aglio tritato in un tegame, rosolare piano e poi aggiungere i carciofi.
Coprire con il mestolo di brodo e far cuocere coperto per 20 min.
Aggiungere il latte e far cuocere, sempre a fiamma bassa, ancora 10 min., girando  per disfare i carciofi.
Aggiungere la pasta cotta al dente e scolata, il parmigiano e girare con cura per amalgamare (si manteca fuori dal fuoco)
Spolverare con pepe, zenzero e prezzemolo tritato.
Poche calorie ma tanto gusto.
Vino?
Con i carciofi è difficile, ma un buon Primitivo del Salento, o altro vino rosso morbido con tannini delicati...ci sta.
Buon appetito.

lunedì 2 dicembre 2013

Regalo.

Questa ricetta é come lo faccio io. Per voi.
http://m.youtube.com/watch?v=q-fDsZSvrSM

Vellutata di Zucca.

Buon lunedì a tutti e a tutte.
Come sempre, dopo il fine settimana di consolatori "peccati di gola", ecco una ricetta altrettanto comfort food, ma dietetica.
Vellutata di zucca, porri e carote.










INGREDIENTI per 4 persone:
600 gr di zucca mantovana o altra zucca dolce
500 gr di carote
2 porri
brodo vegetale q.b.
3 cucchiai  di latte (o di panna o ricotta)
un pezzetto di burro
un pizzico di noce moscata, zenzero e pepe
parmigiano secondo i gusti.

PROCEDIMENTO:
Pulite tutte le verdure e fatele a pezzi (la zucca se la  passate nel microonde poi si pela facilmente)
In una pentola portate a bollore il brodo (quanto basta a coprire le verdure, poi se necessario si aggiunge altro in cottura).
Fate cuocere le verdure per almeno mezz'ora e comunque finché sono ben morbide.
Spegnete il fuoco e frullate con il frullino ad immersione. Alla crema, densa, aggiungete le spezie secondo il gusto personale (assaggiate!) e il latte (o panna o ricotta).
Rimettere sul fuoco per pochi minuti, girando sempre per non far attaccare sul fondo.
Servire nelle fondine con una spolverata di parmigiano.
A piacere crostini...

http://www.turismo.mantova.it/uploads/file/83825a5130e6edd62d9c6f46c6ca6054.pdf

martedì 26 novembre 2013

Biscottino?

Quando ci vuole ci vuole.
E guai ai sensi di colpa!

Ingredienti:
500 gr di farina 00
200 gr di zucchero semolato (passatelo nel tritatutto)
200 gr di burro
2 uova intere
il giallo grattugiato di 1 limone (bio)
un pizzichino di sale









Procedimento:
Mettete la farina a fontana su un piano di lavoro (o in un ciotola), con al centro il burro freddo tagliato a pezzettini.
Lavorate finché non si formano tante 'briciole'.
Aggiungete le uova, lo zucchero, il sale, la buccia grattugiata del limone e lavorate il tutto molto velocemente.
Fate riposare l'impasto in frigo per almeno 1/2 ora.
Stendere la pasta ad altezza 'frolline', con il mattarello, poi con le formine, o tagliando con il coltello, date forma ai biscotti. Mettere sulla placca del forno foderata di 'cartaforno'.
Infornare in forno caldo a 180°, per il tempo necessario affinché assumano un colore dorato (ogni forno fa per se', si sa)
Lasciar raffreddare e se piace spolverare con lo zucchero a velo.
Enjoy!

lunedì 25 novembre 2013

Nuova settimana.

Oh, eccoci ad un nuovo inizio settimana. Dai...
Poi col Natale che si avvicina, sicuramente tutti cominciamo a "montar su come il citrato"...
Intanto oggi, visto che sicuramente il fine settimana ci ha portati a viziarci, coccolarci, fregarci... mangiamo leggero. Che dite di una pastasciutta?
Un buon sugo e via.
Io parto sempre da una passata, di buona marca, e aggiungo dei datterini freschi e tanto basilico.
Poco, poco sale e un pizzico di zucchero.
Lascio addensare lentamente e quando l'olio galleggia, ci sono.
Pasta: RIGATONI! (o tortiglioni...)
Vino: Bardolino.

venerdì 22 novembre 2013

Un tocco di zenzero...

Domani è sabato.
Il fine settimana è tempo da dedicare anche alla riflessione.
Ecco due piccoli spunti tratti dal film "Un tocco di zenzero". Un film del 2005 che almeno una volta va visto...
Due gocce di saggezza, un piccolo balsamo per l'anima...
Buona visione.

www.youtube.com/watch?v=bMcUkxgfr5Y

www.youtube.com/watch?v=cQcG3DvQibg

giovedì 21 novembre 2013

Penne veloci.

Poco tempo... molto gusto!









Ingredienti per 4 persone:
350 gr di penne
1 scatola di tonno sott'olio
1/2 limone - il succo
50 gr di capperi sotto sale, ben sciacquati
Un pizzico di origano
10 cucchiai di olio evo
Pepe macinato fresco
Procedimento:
Mentre la pasta cuoce, in una capiente terrina mettete i capperi dissalati (se grossi tritateli), il tonno sgocciolato, il succo del 1/2 limone, l'olio e l'origano.
Scolate la pasta, aggiungetela al condimento e girate con delicatezza.
Impattare e spolverare di pepe macinato fresco.
Vino: un prosecco. Comunque bollicine ...
Buon appetito



mercoledì 20 novembre 2013

Sardegna.

Ieri ed oggi non ho potuto non essere triste, insieme a tanti altri, per i lutti di Sardegna.










É una terra che conosco, che amo per la sua concretezza e per la sua esagerata bellezza. Certo, i morti per alluvioni, per nubifragi, per calamità varie ce ne sono sempre e ovunque. Per tutti hai pietà. Ma il "qui ed ora" fa la differenza.
Scusate. A domani.

lunedì 18 novembre 2013

Pasta e patate.

Buon lunedì a tutti.
Per iniziare bene la settimana ecco una ricetta assolutamente da provare.
Eccellente e semplice.
La cucina napoletana, come tutte le cucine della tradizione,  ha piatti semplici, "poveri" ma di grande "conforto".

Ingredienti per 4 persone:
  • 300 gr di pasta mista (si trova già confezionata)
  • 600 gr di patate tagliate a cubetti (alcuni grossi altri piccoli)
  • 6 pomodorini (ma anche 1 pomodoro pelato va bene)
  • 50 gr di pancetta tesa (per i vegetariani no) a dadini
  • una fetta di provola affumicata (fresca o stagionata...)
  • 2 cucchiai di parmigiano 
  • 1/2 cipolla bianca tritata fine
  • 1/2 costa di sedano tritata fine
  • acqua bollente già salata qb
  • 8 cucchiai di olio evo
  • un pizzico di peperoncino(!) sale e pepe macinato fresco
Procedimento:
Mettete in un tegame l'olio, il pizzico di peperoncino, la cipolla e il sedano.
Fate appassire, aggiungete la pancetta e fate rosolare un po' il soffritto.
Aggiungete i pomodorini tagliati a metà e fate ammorbidire.
Aggiungete le patate tagliate e fate rosolare il tutto per pochi minuti, girando con un cucchiaio di legno.
Regolate di sale.
Coprite le patate con acqua bollente e lasciate cuocere a pentola coperta e a fiamma bassa per 20 min.
Aggiungete 5 mestoli di acqua bollente e calate le pasta.
Durante la cottura poi va aggiunta altra acqua bollente, poco alla volta, mentre la pasta cuoce, perché il tutto deve mantenere la giusta densità. Un po' come fare un risotto morbido...
La pasta mista ha tempi di cottura diversi, quindi assaggiate e quando vi sembra pronta spegnete.
Fuori dal fuoco aggiungete la provola e il parmigiano e "mantecate" girando delicatamente.
Dopo 5 minuti di "riposo" in pentola, impiattate.
Spolverizzate con pepe macinato fresco.
Se lo avete, guarnite con foglie di basilico fresco.
Vi auguro buon appetito.
Ah ... il vino.
Beh, un Bardolino è perfetto. Cin!


domenica 17 novembre 2013

Belle scoperte.

Prima di augurare a tutti una buona notte, voglio condividere una scoperta.
Oggi mi sono concessa un pomeriggio di gironzolamento in centro a Verona, così, tanto per curiosare e sono entrata da eat's in via Mazzini...
Mi sono sentita come Pinocchio nel paese dei balocchi...
A domani.

sabato 16 novembre 2013

Sabato italiano?

Buongiorno a tutti.
Non so se quello di oggi sarà il solito sabato italiano, con il famoso "dolcefarniente".
Lo spero proprio. E lo spero anche per voi.
Ricordo che quando avevo letto il romanzo di Elizabeth Gilbert "Mangia Prega Ama" mi aveva colpito questo passaggio:
"Gli americani non sanno che cosa significhi stare senza far niente. E' questa l'origine del triste stereotipo del dirigente americano superstressato che va in vacanza ma non riesce a rilassarsi.
Una volta ho domandato a Luca Spaghetti se l'italiano in vacanza aveva gli stessi problemi.
Ha riso tanto che per poco non è finito con il motorino in una fontana.
'Oh no! ' ha risposto 'Noi siamo i maestri del dolce far niente'."
Ecco, questo passaggio del romanzo, a mio giudizio, non va assolutamente inteso in modo negativo, come una descrizione stereotipata degli italiani, come gente perditempo e pressappochista.
Al contrario, invece, sono convinta che l'autrice ci rende onore, dando un'interpretazione semplice della felicità, vista come capacità di apprezzamento di piccoli momenti, piccole parentesi, piccole soste.
Ecco, per esempio,  il sabato mattina fare con calma la colazione in un bel bar, sorseggiando il cappuccino e leggendo il giornale, tra la gente, è un ristoro per il corpo e per l'anima.
Prepararsi con calma e cura il pranzo o la cena, è un ristoro per il corpo e per l'anima...
Per me questi attimi sono fonte di autentico piacere, sono un regalo che mi faccio e che mi gusto con calma. Prendersi del tempo, da sola, per rigenerarsi.
Invito anche voi a gustarvi, da soli, piccoli momenti di "dolcefarniente", per ricercare e per riappropriarsi del gusto per la vita.
Con gli amici e con i cari condividiamo altri momenti, altrettanto felici, fatti di chiacchiere davanti a un piatto di spaghetti, ad un bicchiere di buon vino, ad una golosa fetta di torta...
Cibo e convivialità.
Buon sabato.
Dal film "mangia prega ama", se volete.

http://www.youtube.com/watch?v=J7Y_a3Vof-8

www.youtube.com/watch?v=5Zt_8GSq6oE


venerdì 15 novembre 2013

Un po' di mare.

Reperire pesce fresco, non allevato, stagionale è una piccola impresa.
Se però avete voglia di mangiare un piatto che soddisfi quella voglia di mare che a volte prende, faccia un po' "vacanza", faccia da piatto unico e si accompagni a un buon vino, vi propongo questo.
Sembra difficile, ma ce la si può fare. E dà soddisfazione.

Ingredienti per 4 persone:
350 gr. di spaghetti (o linguine)
1 reticella di vongole veraci
1 reticella di cozze
4 gamberoni
4 pomodori freschi datterini
2 pomodori pelati (dalla scatola, ben sgocciolati)
8 cucchiai di olio evo e 2 agli schiacciati
un pizzico (!) di peperoncino, pepe macinato fresco
Procedimento.
Prima di cominciare:
  • mettere le vongole in un contenitore con abbondante acqua fredda ben salata a spurgare per almeno 1/2 ora. Scegliete le 16 più grosse e belle e tenetele da parte: Mettete le altre in una pentola sul fuoco vivo,  senza acqua e col coperchio. Appena si aprono spegnete! Con cautela sgusciatele e mettete i molluschi in una ciotola con un po' della loro acqua. Tenetele lì. 
  • pulire le cozze strappando il bisso (filo) e come sopra le 16 più belle da parte e le altre in pentola ad aprirsi. Anche queste sgusciatele e...
Fatto questo si procede:
Mettete sul fuoco un tegame capiente, meglio se di alluminio pesante, con l'olio, l'aglio e il peperoncino e lasciate insaporire lentamente.
Aggiungete i datterini tagliati. Fate andare, piano, per qualche minuto e poi aggiungete i pomodori.
Dopo 3 minuti aggiungete 4 cucchiaiate dell'acqua delle cozze e delle vongole.
Nel sugo non ci dovrebbe volere il sale, ma voi assaggiate...

Mettete i gamberoni, a fuoco vivo, tegame coperto per 3 min .
Aggiungere le vongole e le cozze che avevate messo da parte intere e crude. Coprire col coperchio.

Appena si saranno aperte, togliete tutto il pesce dal tegame, mettetelo da parte.
Nel sugo, nel tegame, mettete gli spaghetti,  ben al dente e i molluschi che avevate sgusciato
Girare la pasta a vortice con la forchetta di legno, finchè gli spaghetti non sono ben mantecati, ma non asciutti. Ci deve essere una certa viscosità nel tegame.

Mettete nei piatti le porzioni e decorate ognuna con 4 cozze, 4 vongole e 1 gamberone, prezzemolo se piace e tanto pepe fresco macinato al momento...

Vino:
un bianco DOC, siciliano (Insolia o Grillo) o campano (Greco di Tufo).
Ma va benissimo un Vermentino o un Custoza. Di buona qualità.
Che acquolina...



Saggezza a pranzo.

"Nessuno può essere saggio a stomaco vuoto" (G. Heliot)
Giusto.

Quindi pensiamo al pranzo.
Spuntino veloce, eh...

giovedì 14 novembre 2013

Totó.

Ogni volta che presto attenzione alle notizie di attualità politica, mi torna in mente una battuta di Totó in non ricordo più quale film "A proposito di politica... ci sarebbe qualcosa da mangiare..?".

Un goccio.

Serata piovosa, noiosa, lenta..
Ci vuole un goccio di vino buono. Rosso.
Prosit!

Cibo, vino e salute.

Buongiorno a tutti, come state?
Io un po' assonnata perché ieri sera ho voluto seguire tutta la trasmissione "Porta a Porta", visto che trattava di cibo, vino e salute.
Argomenti importanti, che ci riguardano tutti, non solo come persone, ma come componenti di quell'organizzazione civile chiamata società.
Proprio NOI, con i nostri singoli comportamenti, le nostre azioni, i nostri consumi, tutti insieme determiniamo la nostra società. E' inutile poi lamentarsi.
Quindi ogni volta, dobbiamo agire pensando al bene superiore che vogliamo si determini, che non è mai casuale.
Per il cibo è anche relativamente semplice: ogni volta che compriamo e consumiamo  possiamo essere attivi subito, rifiutando tutto ciò che è frode, inganno, pericolo per la salute.
La lagislazione italiana in questo ci aiuta, le etichette dei cibi "parlano". Impariamo a leggerle e a comprare i prodotti che garantiscono il rispetto della normativa.
Compriamo poco, ma quel poco che sia di assoluta qualità, premiamo quei produttori che si impegnano per darci un prodotto che ci nutre e non che ci uccide.
Si potrebbe ripartire dalle piccole botteghe di quartiere, dove il rapporto è personale, dove il negoziante ci mette la faccia...
Cercatele. Ce ne son tante e se ci entrate senza fretta potrete, con sorpresa, scoprire un mondo di rapporti umani incredibili.
La spesa al Super è comoda ma come è solitaria. E compulsiva.
Rallentate gente, rallentate...

mercoledì 13 novembre 2013

20 minuti.

É tardi, siamo tutte dirette verso casa, cosa si può mettere in tavola?
Ma le linguine con olive e capperi. Capperi!

Per 4:
350 gr di linguine ( o spaghetti o spaghettoni)
6 cucchiai di olio
Un etto di olive nere, tagggiasche o di Gaeta, già denocciolate
1scatola di tonno (sgocciolare...)
30 gr di capperi, dissalati
2spicchi di aglio schiacciati
Un cucchiaio di prezzemolo
Sale e pepe

In una padella larga far imbiondire l'aglio schiacciato, unire i capperi e le olive  tagliate a pezzetti.
Dopo qualche minuto aggiungete il tonno e fate insaporire a fiamma bassa. Cottura breve.
Scolare la pasta, metterla nella padella e con 2 cucchiai di acqua di cottura girare con il forchettone di legno, a vortice, un attimo sul fuoco per mantecare.
Furi dal fuoco mettere il prezzemolo.
Impiattare prendendo la pasta col forchettone e girarla nel mestolo per fare un bel nido nel piatto.
Pepe macinato fresco e...
Buon appetito.
Vino: Vermentino fresco.
Dopo basta un po' di verdura.
Ovviamente più il piatto é semplice più la tavola deve essere apparecchiata bella, con i bicchieri a calice, il tovagliolo di carta, sì, ma intonato...
Così ci si gusta, lentamente, il cibo.

martedì 12 novembre 2013

Piedi sotto il tavolo.

Questa sera per cena metto i piedi sotto il tavolo perchè trovo pronto.
O meglio vado in pizzeria con le amiche e ordino.
La pizzeria é da Salvatore, a Verona, p.zza San Tommaso 6.
Pizza marinara e vino bianco un po' frizzante...
E vai!

Cannelloni alla sorrentina. Ricetta di famiglia.

Come promesso ecco la ricetta. Sarà perfetta per un pranzo della domenica o per una cena del sabato sera  con i vostri cari.
















Ingredienti per 4 persone.
Devono essere tutti di ottima qualità, perché il piatto richiede lavoro e poi perché le pietanze prendono sempre il sapore dell’ingrediente peggiore che ci si mette. Anche se è uno solo. 
La ricetta non è difficile ma lunga e prevede una certa manualità. Se è la prima volta che entrate in cucina… è meglio optare per un altro piatto. Comunque dà soddisfazione e stupisce tutti gli ospiti, a patto che, ovviamente, non siano napoletani. Buon lavoro.
1) Per la pasta:
300 grammi di farina
3 uova
2) per il ripieno:
350 gr. di ricotta di pecora
1 confezione di “primo sale” (formaggio)
200 grammi di mozzarella di bufala
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
3 cucchiai di parmigiano reggiano
3 cucchiai di sugo
sale e pepe q.b.
3) per il sugo:
600 grammi di pomodori  pelati (2 scatole)
300 grammi di pomodori datterini freschi
8 cucchiai di olio extravergine di oliva
Basilico
Un pizzico di zucchero e sale q.b.
Procedere nel seguente ordine (anche in giorni diversi…).
1)   Preparate la pasta a mano o con un robot, stenderla e ricavare dei quadrati di circa 12 cm. (oppure compratela già  pronta, di quella fresca che va direttamente in forno)

3)   Per il sugo: mettete in pentola i datterini tagliati a metà,  i pomodori pelati, un pizzico di zucchero, poco sale e lasciar cuocere a fuoco medio. Poi passate tutto al setaccio, o frullate a piccoli scatti con il frullatore a immersione. Rimettete in pentola, aggiungete l’olio, il basilico e lasciar cuocere ancora un po’. Non deve essere troppo asciutta né troppo liscia.

2)   Per il ripieno: in una capiente ciotola stemperare la ricotta con i 3 cucchiai di parmigiano, sale e pepe. Tagliate la mozzarella a dadini, metteteli nel mixer e aggiungete il primosale. Far girare a scatti, deve solo tritare, non frullare. Mettete il composto nella ciotola della ricotta e aggiungete i 3 cucchiai di sugo. Amalgamare delicatamente.

In una pentola di acqua bollente e un po’ salata immergere per 1 o 2 minuti i quadrati di pasta uno per volta e sistemarli man mano aperti su di un piano da lavoro. 
Farcirli con una generosa cucchiaiata di ripieno e arrotolarli su se stessi. 
Sul fondo di una pirofila rettangolare mettete un mestolo di sugo e alcune cucchiaiate dell’acqua di cottura, sistemate i cannelloni e coprite col sugo rimasto.
Infornate a 180° in forno statico, già caldo,  per 20 minuti. 
Poi cospargete di parmigiano e far andare di nuovo, ma a forno ventilato per altri 8/10 minuti.
Inutile dire che ogni forno è diverso e il cibo in cottura va sempre controllato a vista. Quando si cucina è necessario “stare a guardare”.

I cannelloni si servono almeno mezz’ora dopo averli sfornati. 
Devono riposare e asciugare per permettere ai sapori di armonizzarsi. Quindi è un piatto perfetto quando ci sono ospiti, basta infornarlo in tempo, giusto per averlo pronto mezz’ora prima che arrivino.  

Così potete farvi  trovare  rilassate e pronte ad accoglierli per l’aperitivo e per i convenevoli di benvenuto.
Buon appetito!

lunedì 11 novembre 2013

Lunedì di ricette.

É lunedì e la vita ha ripreso il suo vortice. Per tutti.
Va bene, rimbocchiamoci le maniche e affrontiamo la settimana.
Stasera scrivo anche le ricette delle pietanze di sabato...
Non credevo, ma scriverle in modo dettagliato e riproducibile, decisamente non é una pratica veloce.

domenica 10 novembre 2013

Domenica.

"Domenica é sempre domenica,
Si sveglia la città con le campane..."
Un ritornello che ogni domenica mi gira nella testa.
É allegro, mette di buon umore, fa pregustare i piccoli piaceri di questo giorno.
Eh sì, la domenica rimane un giorno speciale, anche se le logiche del mercato e il modo di vivere della società attuale ne ha un po' snaturato l'essenza.
Nella mia infanzia la domenica era il giorno degli affetti, familiari e non, perché potevi dedicarti a loro, il lavoro era, per un giorno, fuori dai tuoi pensieri.
Non per tutti certo, ma per la grande maggioranza si.
Bene, allora oggi giorno degli affetti. Passiamo la giornata con chi vogliamo bene, condividendo piccole cose...
Have a good Sunday!

sabato 9 novembre 2013

Cena del sabato sera.

Per la cena con i miei amici ho preparato:
Aperitivo con salame (uno buono, senza conservanti e additivi), pane un po' tostato, noci già sgusciate e chicchi di uva sgranati. Prosecco molto freddo.
Primo con cannelloni alla sorrentina, ripieni di ricotta, mozzarella, pomodoro.
Secondo con involtini di carne, ripieni di un trito di pinoli, uva passa, pecorino, aglio e cotti in bianco, con contorno di puré. Vino volpolicella.
Selezione di formaggi stagionati con le gelatine di vino (Vermentino e Valpolicella) . Vino zibibbo di Pantelleria.
Torta sacher, portata dagli amici.
Non ho potuto fare foto al momento, perché troppo impegnata, ma domani fotografo quello che é rimasto. In questi casi le dosi sono sempre generose e qualche porzione avanza anche per il giorno dopo.
Buona notte...

Linguine furbe.

Ieri sera avevo in frigorifero un po' di zucchine trifolate avanzate, qualche datterino molto maturo e nel congelatore una decina di mazzancolle sgusciate.
Perfetto.
In dispensa le linguine c'erano.
Padella: olio evo, aglio fresco, pochissimo peperoncino.
Aggiungere i datterini tagliati a metà e 1 pomodoro pelato in scatola, ben sgocciolato. Far cuocere velocemente il pomodoro.
Aggiungere le zucchine, le mazzancolle e un tocco di zenzero in polvere.
5 minuti e spegnere.
Scolare le linguine al dente (giusto), unire nella padella e girare.
Non c'è bisogno di mantecare perchè è un sugo già "legato" di suo.
Divertirsi ad impiattare facendo una grossa girella con il forchetone e il mestolo.
Posizionare le mazzancolle sopra la girella di linguine per decorare (anche l'occhio vuole la sua parte e spolverizzare con poco prezzemolo fresco.
Io suggerisco di abbinare il Grillo siciliano, un buon vino bianco.
Bon appétit!

Sabato...

Sabato... Sabato... Sabato...
Andamento lentooo ...

Sabato

Buongiorno.
Finalmente sabato.
Un po' di più si riesce a dormire, per fortuna.
E comunque "andamento lento".
Oggi mi posso dedicare solo a quello che mi piace.
Stasera cena con gli amici, ricordate?
Poi vi dico...

venerdì 8 novembre 2013

Pranzo in ufficio.

A molti capita ogni tanto di dover mangiare in ufficio, spesso il venerdì, per finire un lavoro, per recuperare dei permessi, per fermarsi in centro per le commissioni, per...
Quelli che ci mangiano tutti i giorni, si sa, sono già organizzati, sanno come gestire la questione. Ma se la faccenda si pone solo qualche volta, come a me, può essere utile la ricetta del panino che ora sto mangiando e che si fa con quel che c'è in frigo (fate in modo di avercelo).

Occorre:
1 panino di quelli tipo arabo o tartaruga o casereccio a fette (integrale se piace)
2 fette di melanzane grigliate e condite con olio, sale, pepe e aceto balsamico di Modena
caprino, robiola o altro formaggio spalmabile

Spalmare generosamente col formaggio il pane e mettere le melanzane (ma va...).

Veramente squisito, con una equilibrata armonia di sapori.
Provatelo, anche se mangiate a casa, o al parco, o in treno...
Con un piccolo calice di Custoza, o altro vino bianco, fresco è perfetto.

Signore e signori...


giovedì 7 novembre 2013

Organizzazione.

Sabato sera ho per cena degli amici a cui tengo molto...
Domani faccio la spesa e vi dico.
L'importante é pianificare e portarsi avanti.

Autunno.

Cena con formaggio, noci, mostarda di pere e pane integrale, di quello vero ... Un calice di Bardolino.
What else?

Pranzo veloce?

Salmone affumicato, in buona compagnia.

Per 1, 2, massimo 3 persone:

1 confezione di salmone affumicato, di buona qualità,
1 confezione di formaggio spalmabile,
pane in cassetta ai cereali,
ciuffetti erbacei del finocchio, zenzero in polvere e pepe rosa.

In una ciotola lavorate il formaggio con una generosa spolverata di zenzero e mettetelo in frigo.
Intanto nel piatto individuale distribuite le fette di salmone, lasciando uno spazio al centro e uno da un lato.
Mettere al centro una quenelle (o una pallina) del formaggio lavorato e di lato il pane in cassetta tagliato a spicchi.
Guarnite con i ciuffetti del finocchio il formaggio e con il pepe il salmone.
Se gradito si può mettere uno spicchio di limone...
Si mangia spalmando il pane col formaggio e adagiando su una fetta di salmone...
Sorseggiare un calice di ottimo vermentino.Buon appetito.

Il risultato, un po' fumoso...



Figlie..

Ieri pomeriggio sono passata a casa di mia figlia per portarle il pane.
Aperta la porta ho pensato: oddio sono passati i ladri ... no, è esplosa una bomba ... no, era in ritardo ed è uscita di corsa ... Insomma, per quale motivo tutto e di più era sparso in giro, sui fornelli, sul tavolo, sul letto, in bagno...? Ma tua mamma non ti ha insegnato ad accudire la casa?
Ops. La mamma sono io...

mercoledì 6 novembre 2013

Allora..., l'intenzione é quella di sviluppare un blog di cucina e filosofia spicciola, ma mi sembra che sto un po' girando a vuoto. Anche perchè la tecnologia é un po' ostile.
Uso l'iPad e non riesco a caricare le foto e i video... Devo informarmi.
Beh, comunque stasera dopo il momento culturale, ho preparato una linguina olive, capperi e pomodoro e una fantastica omelette molto morbida.... Immaginate. Potete.
Carissime, oggi, dopo il lavoro ho un pomeriggio "culturale".
Vado alla libreria Feltrinelli di Verona, dove la mia amica, nonché giornalista di Vanity fair, Paola Jacobbi, presenta il suo libro.
Se siete in zona alle 18 entrate.
La cena sarà frugale, of course. Se nutro lo spirito, il corpo é a dieta.
Non ho il dono dell'ubiquità ...

martedì 5 novembre 2013

Avrei voluto raccontarvi in tempo per la cena il mio minestrone"arricchito", ma nel pomeriggio sono stata risucchiata dal solito buco nero degli " impegni", croce di ogni donna che lavora...
Ve lo racconto ora, tanto può tornare utile per domani, no? Della serie non si buta via niente...
Allora: comprate un minestrone surgelato  tipo "leggero", e mettetelo nell'acqua bollente con un paio di pomodori, una patata grossa a tocchetti, un po' di verza e un cucchiaino di granulato per brodo vegetale. Dopo mezz'ora salvatene un mestolo e il rimanente frullatelo.
Rimettete in pentola i pezzi salvati, mezzo cucchiaino di pesto genovese, parmiggiano e olio evo.
Beh, presentato bene, nella ciotola giusta, con dei crostini, fa la sua sporca figura!
Quando avró imparato a postare le foto ve lo faccio anche vedere.
Notte serena a tutti.
Allora, care ragazze, pensiamo qualcosa per la cena?
Buongiorno a tutti, anche se da alcune ore, ormai, siamo ognuno impegnato nelle proprie faccende .
Ieri sera prima di dormire ripensavo a questa avventura del blog.
Chi me lo fa fare? Perché lo faccio?
Semplicemente perché credo di aver accumulato, ormai, sufficiente esperienza di vita e quel tanto di saggezza per sentirmi "donna di mondo" e dispensare riflessioni e consigli agli altri, soprattutto alle giovani donne, come le mie figlie...di cui dicevo nel post di ieri.
Il mio motto sarà: Pane, amore e fantasia.
Non è solo il titolo di un bel film ma è la sintesi di quel che può bastare per una vita serena. Occhio, non felice, ma serena.
Vi pare poco?

lunedì 4 novembre 2013

Benvenuti.

Cari amici lettori, benvenuti su questo nuovo spazio.
Un'altro blog, penserete voi...
Sì, perché no, dico io.
Ma di che parliamo?
Beh, il titolo é chiaro.
Questo spazio parte dall'esigenza di dare una mano alle mie figlie che sono andate a vivere da sole.
La questione più straziante che ha accompagnato la loro uscita dalla casa natìa é stata: cosa mangeremo da oggi..?
Ecco, seguitemi che ne parliamo.
Intanto buonanotte. Fate bei sogni.